È sotto gli occhi di tutti che ormai la specie umana abbia come scopo non la riproduzione — come è stato dalla notte dei tempi per qualsiasi specie — ma l’accudimento di bestie varie, soprattutto cani.
Nati per servire l’uomo, ora vengono serviti, trattati coi guanti bianchi, meglio dei nostri simili che spesso schifiamo oltre ogni limite.
Quanto sto per raccontare, e a cui ho assistito in prima persona, per quanto incredibile è pura verità.
Piazza di una piccola e sonnacchiosa cittadina di provincia durante uno dei rari eventi che raccolgono un po’ di gente anche dai dintorni. La piazza si anima così di moltissimi cani… e di qualche sparuto ragazzino, rigorosamente figlio di immigrati.
Una bambina vede un cane che attira la sua attenzione: veramente bellissimo, con un pelo lucido e soffice come la chioma di una donna appena uscita dal parrucchiere. La coppia che orgogliosamente lo portava in giro, parlando con un conoscente, ne magnificava le doti come probabilmente nessun genitore ha mai fatto con i propri figli, godendo come ricci dell’ammirazione che la loro curatissima bestiola stava destando.
La suddetta bambina, a un certo punto, accarezza il cane e ne riceve alcune leccate, come generalmente fanno tutti i cani (lasciamo stare cosa lecca il cane oltre agli umani). La coppia manifesta un certo nervosismo — forse perché non certi dell’atteggiamento della loro bestiola — fino a quando la bambina perde interesse e passa ad altro.
A questo punto, con grande sollievo, l’uomo prende delle salviette umide da una specie di borsa da bebé e pulisce la faccia del cane. Il conoscente accenna un moto di stupore e, per alleggerire, dice:
“Che trattamento lussuoso, pure la pulizia della faccia!”
E l’altro, senza alcuna ironia, risponde:
“Sono salviette speciali per il muso, ma abbiamo anche quelle per quando fa i bisognini più impegnativi.”
A quel punto mi sono dovuto allontanare per non sopprimere il cane, i padroni, e poi suicidarmi.
Raccontando quanto accaduto alla mia dolce metà, mi è venuto in mente che forse nemmeno Serse di Persia o Alessandro Magno avevano uno schiavetto che gli puliva il culo quando andavano a cagare.
Cani come (o più) degli imperatori, appunto.
P.S. Naturalmente alla bambina immigrata nessuno dei genitori ha pulito le mani — ed è anche per questo che crescerà più forte, e conquisterà, giustamente, questo paese.
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